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THE ARTIST Film con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggioFilm con lo stesso punteggio
  Stampa questa scheda Data della recensione: 28 febbraio 2012
 
di Michel Hazanavicius, con Jean Dujardin, Bérénice Béjo, John Goodman, Missi Pyle (Francia, 2011)
 
C'è una parte di questo non poi cosi sorprendente THE ARTIST che riesce a fare vibrare qualcosa dentro di noi. E' quella iniziale. Quando, trascorso un primo istante di smarrimento, realizziamo come dietro al lustro dei fotogrammi inevitabilmente in impeccabile, contemporaneo HD, ci sia soltanto un pò di musica. Ma non la parola, non i rumori, non altri mezzi d'identificazione all'ambiente (alla storia) che non siano quelli specifici del linguaggio in immagini. Allora, confrontati alla mimica anche sfrontata degli attori, sentiamo quanto la privazione dei suoni avesse donato in termini di energia e di emozione al cinema muto dei primi decenni. Non solo. Ma di quanto il trionfo invadente del rumore abbia tolto in raccoglimento e poesia. Di quanto il comodo eccesso della parola, delle spiegazioni superflue, abbia sottratto al cinema - e non solo a quello - in lucidità, facoltà di analisi, istanti di grazia.

Allora, passato quell'istante di grazia trascendentale, il film può continuare a svolgersi nella sua preziosità gradevole, la sapienza delle tipologie ricreate, l'introspezione ispirata degli attori, l'eleganza anche sensibile delle sua storiella. Vecchia, fin da quel 1927 dell'Al Jonson di IL CANTANTE DI JAZZ che segnò l'avvento del sonoro, con il divo del muto che arrischia la miseria non sapendo adeguarsi all'avvento del nuove tecniche; salvo conquistare il cuore della bella. Più un'occhiata minnelliana nel nome del tiptap alla Gene Kelly.

Progressivamente, sulle ali della minuziosa deriva, THE ARTIST si fa sempre di brillante esercitazione di stile. Avrebbe potuto rappresentare qualcosa di più, scavare maggiormente in quella specie di abisso sensoriale con il quale ci aveva preso di sorpresa, interrogarsi sul modo con il quale abbiamo sciupato i tesori del silenzio? Riuscire la riflessione contemporanea sul raccontino, piuttosto che rifinirne con simpatia (e un pizzico di condiscendenza che, c'è da scommeterci non gli nuocerà di certo agli Oscar) l'illustrazione: è tutta la differenza che separa l'omaggio dall'invenzione.


   Il film in Internet (Google)

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